venerdì 8 agosto 2008

L'attesa del piacere è essa stessa piacere

Mancano poche ora alle ferie e il tempo si dilata in maniera surreale, tutto procede lento ma allo stesso tempo troppo veloce; già si pregusta il piacere e la serenità della vacanza, che poi nel mentre si ridurrà ad un frenetico andirivieni tra mare, spiaggia e aspettative deluse. Un periodo troppo breve per poter mettere in pratica tutte i buoni propositi e tutti i desideri accumulatisi nei mesi. La festa passerà in fretta, troppo in fretta. In un attimo tornerà il tempo degli impegni, ma resterà il dolce ricordo della vacanza e la speranza della prossima festa. Questo tempo uggioso, poi, che la giornata odierna mi ha riservato, mi infonde un senso di pace immensa e il pensiero va ad un grande poeta, degno di questo momento.
...
È come un giorno d'allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
"Il sabato del villaggio"
Giacomo Leopardi

2 commenti:

DAIDE ha detto...

Buone ferie allora e gustati i giorni tutti in una volta e poi...poi si vedra.
ciao

Anonimo ha detto...

avevo scritto 1 commento carino..ma erroneam l'ho cancellato; ora mi trovo la pagina bianca davanti e..dopotutto forse non è così anche nelle cose di ogni giorno?non so chi diceva che la vita è quel che accade mentre stai facendo altri progetti; quindi, l'attesa è sì essa stessa 1 piacere, ma vivere le cose nella loro autentica unicità lo è ancor di più; scusa se mi sono dilungata
chiara