martedì 29 maggio 2012

Letture (s)consigliate

Pasqua 2011 - Non faccio mai regali a Pasqua, ma quell'anno avevo voglia di fare dei regali e possilmente regali di cultura... un libro! Cos'è meglio di un libro? Non mi so spiegare perchè tra i tanti libri di narrativa spicciola che popolano le prime file della libreria, sono riuscita a farmi catturare da un saggio su Leopardi. E chissà cosa pensavo di trovare tra quelle pagine, ma in fondo è un regalo e il problema sarà di chi lo legge... Peccato che quella stessa vocina (folle) che mi ha detto acquistalo, tornando a casa mi ha anche detto quasi quasi lo leggo io prima di regalarlo...

E' passato più di 1 anno prima che riuscissi a finire le oltre 400 pagine di LEOPARDI di Piero Citati e continuo a chiedermi: perchè? Perchè ho deciso di acquistare e soprattutto di leggere un saggio su Leopardi? Del resto l'avrei dovuto capire che non era affatto una lettura leggera e il retro di copertina tra le righe lo diceva: l'autore si contraddistingue per "la capacità di immedesimarsi nello scrittore, di seguire ogni minimo impulso del testo, fino a creare una nuova opera, vibrante e appassionata" (= leggi: un saggio che ripropone le opere e la vita dello scrittore in pieno stile leopardiano, splendido se è una poesi di 5 righe un po' impegantivo se è un libro di 440 pagine!). Dopo 1 anno di lettura frammentata e raramente continuativa, di cui ricordo molto bene l'inizio ma molto poco quello che c'è stato in mezzo, alla fine ho chiuso il libro e ho una pila di altri libri che mi aspettano sul comodino.

IL QUADERNO DI MAYA, Isabelle Allende (398 pag.)
CECITA', Josè Saramago (276 pag.)
DISCORSO SULLA SERVITU' VOLONTARIA, Etienne Boetie (71 pag.)

Tutti rigorosamente al di sotto delle 400 pagine!

giovedì 3 maggio 2012

Benefit domestici


Mi sono sempre rifiutata di affidarmi ad una signora delle pulizie per un aiuto in casa, per vari e variegati motivi piu' o meno condivisibili. Perché sono ossessionata dall'ordine e ritrovarmi un libro spostato di qualche cm piu' in la' potrebbe crearmi degli scompensi cardiaci. Perché sono fondamentalmente taccagna e non voglio spendere per servizi non essenziali. Perché il mio coinquilino e' molto più bravo di me a fare le pulizie e se le fa lui e' anche meglio. Perché ho un'elevato senso della proprietà privata e non mi piace che estranei mettano mano in casa mia. Perche' trovarsi gli oggetti non al solito posto per una chea casa propria e'solita girare al buio senza occhiali significa spigoli sugli stinchi e porte chiuse in pieno viso. Vari e variegati motivi che in anni di altrettante argomentazioni e costanti tentativi di farmi cambiare opinione, alla fine ho messo da parte. Ciò significa che ogni mercoledì o giovedì sera devo preparare un Brief per l'indomani, riassorbire a seconda delle necessita' guanti, detersivi e simili, la mattina del giorno pulizie mi sveglio mediamente un'ora prima per mettere in ordine e sgomberare il pavimento della qualunque accumulata nei giorni precedenti, la sera rimetto in ordine soprammobili e chincaglierie.
Mi convinco sempre di piu' che si stava meglio quando si stava peggio...