giovedì 19 febbraio 2009

Pillole di saggezza

Negli anni ho incontrato sulla strada una marea di predicatori: insegnanti, amici, colleghi e alle volte sconosciuti che si sono di volta in volta prodigati a darmi il loro insegnamento di vita, rivelarmi le loro pillole di saggezza. Però devo ammettere che nel marasma di consigli, riflessioni e insegnamenti che negli anni ho raccolto ce ne sono alcuni, spesso involontari e magari ascoltati per caso, che mi sono rimasti particolarmente impressi. Alcune frasi che ricordo perfettamente, di cui ricordo anche il modo e il contesto in cui sono state pronunciate e che negli anni, a forza di ricordare, ho imparato a condividare. Il successo si raggiunge per merito e per fortuna. Le opportunità bisogna sapersele creare. Per vincere le proprie paure bisogna farsi violenza. Il senso delle cose gira e rigira è sempre lo stesso, ciò che cambia è il modo in cui lo dici; le parole che usi, il tono che dai, il momento in cui ti esprimi fa sì che il messaggio passi, rimanga e sedimenti.
Rabbrividisco un po' perchè mi rendo conto che, più o meno consapevolmente, anch'io a volte mi sono lasciata andare a riflessioni di vita non richieste e poco credibili, visti i miei 20 anni! Ma spesso non si tratta di vere e proprie pillole di saggezza condivise, quanto piuttosto frasi lapidarie quanto retoriche che adoro buttare in giro a caso con estrema serietà nell'attesa di vedere la reazione di chi mi ascolta (e mi ascolta).
Chissà cos'è rimasto, cos'è arrivato, cos'hanno pensato i miei giovani studenti, quando, dopo un'ora di matematica finanziaria, ho esclamato con estrema serietà: "Come passa veloce il tempo, quando ci si diverte!".

sabato 14 febbraio 2009

Buongiorno primavera!

Finalmente un bel sole, non più piogge torrenziali e nebbie insidiose, ma sole, sole e sole! Non importa se la temperatura ancora rimane bassa, l'importante è che finalmente ci sia il sole!

Presagio di primavera il sole significa buon umore; significa svegliarsi la mattina, tirare su le tapparelle e iniziare con un po' più di spirito la giornata; significa relegare all'ultimo piano dell'armadio candele, candeline, addobbi, babbi natale, stelle e stelline che fino al prossimo anno non vedranno la luce; significa, al loro posto, tirare fuori le tovaglie bianche (la tovaglia con i limoni ...), le tovaglie di cotone e non più di plastica (perchè ora c'è il sole e posso fare quante lavatrici voglio senza il rischio che poi non si asciughi); significa fiori che rinascono, che rifioriscono e che anche se non arriveranno a marzo intanto cominciano a dare colore al terrazzo; scoprire di avere un terrazzo e un bel giardino condominiale, che fintanto che c'era il gelo fuori era già tanto se di giorno mi ci avventuravo a buttare la spazza; significa voglia di uscire, di lunghe passeggiate nei prati e qualche prematuro picnic; significa dire basta a maglioni di lana, guanti, sciarpe e cappotti e cominciare a tirar fuori vestitini, maglie maniche corte e, volendo azzardare, anche il costume!

Tutto bello tutto entusiasmante, ma proprio cominciando a provare qualche vestito mezza stagione ohibò ci si accorge che non si chiude più con tanta facilità; e sì che sono stata attenta questo Natale a non fare il bis di pandori, e sì che non ho saltato neanche una lezione di danza; del resto il freddo si sa fa ingrassare, fa ritenzione idrica, ma poi basta qualche giorno di bel sole e il corpo si asciuga da sè! Del resto sono quasi certa che gli armadi , peggio dei lavaggi ad alte temperature, restringano i capi!
Mi guardo allo specchio e anche se la cerniera è rimasta aperta direi che sono soddisfatta, la manica corta un po' sbarazzina fa subito estate e la gamba di fuori fa ... oh oh ... fa carta vetrata! Ops, ad agosto mi ricordavo un'impercettibile peluria, com'è che ora mi sembra di accarezzare un'istrice?! Vabbè oggi giornata libera, tante buone intenzioni; perchè non iniziare con un restauro completo della mia persona?!

Per fare le cose bene armiamoci di pazienza e cominciamo a scaldare la cera. Rinuncio subito. Non so perchè ma pur seguendo sempre e comunque le istruzioni non riesco mai ad avere la temperatura giusta: o è troppo calda, ustionante, o è troppo fredda, colla. Suppongo che, di contro ad ogni legge fisica, la cera abbia la proprietà di passare da 100° a 0° senza vie intermedie. A tale proposito poi ce ne sarebbero tante da dire, ma visto che i maschietti potrebbero non gradire, glisso. Proviamo con il silk epil. Wrrrrrrr...wrrr... Era meglio se sto inverno andavo un po' più spesso dall'estetista. Saltiamo i dettagli, vi dico solo che il mio silk epil attualmente è nel cestino della spazzatura (secco non riciclabile direi). Bene, rimane la tradizionale e immancabile lametta. Il peggio che la rasatura femminile possa volere, ma al momento non mi rimangono altre opzioni. Tempo mezz'oretta circa ho finito. 3 secondi. Li ho contati, 3 secondi. Questo è il tempo che passa dal momento esatto in cui si finisce l'opera di rasatura, si ammira e si pensa "beh che bel lavoro a costo zero" al tragico momento in cui la gamba si trasforma in una groviera e comincia a sanguinare, dapprima solo in qualche sporadica zona (di solito zona ginocchio), poi sempre di più e sempre più copiosamente, come una diga che sta cominciando a cedere inesorabile. Allora tutto può servire per tamponare il delitto: cerotti, che non ci sono mai quando servono, salviettine, ovatta, fazzoletti e il più delle volte, dato il contesto, pezzi di cartaigienica, che poi si attaccano alla pelle formando un tutt'uno con il sangue e non riuscirai mai più a levarteli di dosso! Io che sono previdente mi sono munita di cicatrene, una polverina tipo borotalco che cicatrizza in fretta; il bello (o il brutto in realtà) è che il rasoio , anche se vecchio di 100 anni, ha la particolare capacità di scorticare la pelle, ma i peli in realtà rimangono lì, anche più vitali di prima (forse che si nutrano di sangue?). Dopo quest'avventura estenuante, mi torno a guardare allo specchio con il mio vestitino: sudata, distrutta come dopo una gara di centometri, con le gambe a chiazze, pezzi di cartaigienica attaccati e ciuffi di pli ribelli. Ok, bello il sole, bella la primavera, ma per oggi torno a mettermi jeans e calzettoni! Approposito, BUON SAN VALENTINO a tutti!