martedì 27 agosto 2013

Provenza e Camargue in camper

Consigli di viaggio per camperisti all'avventura...

Assolutamente consigliata la Francia provenzale e la camargue per le vacanze in camper, sconsiglio invece la Costa Azzurra e per il tragitto dall'Italia meglio arrivare da Torino ed evitare la costiera.

Viaggiatori: Mario e Marilena (30 anni)
Periodo: agosto 2013 (alta stagione ma vivibile)
Giorni: 2 settimane

LE NOSTRE TAPPE:

Briancon: noi non ci siamo fermati (colpa mia che ho insistito per continuare), ma un giretto vale proprio la pena. Lungo la strada godetevi il panorama: boschi, laghi e torrenti, poi campi e distese di frutteti e girasoli.

Forcalquier: oltre a numerosi campeggi in zona, vicino al centro (a lato del parco della chiesetta nella foto, oggi sede dell'Universita' del profumo) c'e' un grande parcheggio in cui potete sostare liberamente (non campeggiare).
Noi abbiamo avuto la fortuna di capitare nel weekend e trovare il mercatino delle pulci: un vero spettacolo!

Aix-en-Provance: citta' di Cezanne, cittadina universitaria e polo logistico strategico per visitare le citta' intorno. Non perdetevi il giro turistico dedicato ai luoghi di Cezanne e in particolare Jas de Bouffan, a mio avviso un luogo incantevole e anche meglio dell'Atelier. Un grazie di cuore alla nostra guida francese-italiana!
Marsiglia: evitate il traffico di Marsiglia e utilizzate i mezzi pubblici, molto comodamente da Aix in bus o treno. Prendetevi una giornata intera e preparatevi a camminare, su nel quartiere di Panier e giu' fino alla zona dei musei, sul lungo mare tra bancherelle di saponi e pesce fresco e magari in barca fino a l'Ile d'If (in foto) o un giro delle Calanques. Di cose da fare e da vedere c'e' n'e' davvero un  bel po', ma soprattutto non andate via da Marsiglia senza prima aver assaggiato una Cagole!


Avignone: ci sono diversi campeggi, ma potete sostare tranquillamente anche nei parcheggi lungo il fiume vicino ai campeggi. Da non perdere ovviamente il Palazzo dei Papi e un giro sulle mura della citta'.

St. Remy en Provence: un paesino davvero piccolo ma molto carino e se avete la fortuna di capitarci a ferragosto o dintorni, potreste imbattervi nella festa del Paese: sfilata a cavallo con costumi d'epoca, bande che suonano, mercato gastronomico e tanta voglia di festa!

Arles: vale la pena una visita, soprattutto per i musei. Poche le testimonianze concrete di Van Gogh e molta architettura romana. Ci sono diversi campeggi in zona, in alternativa potete raggiungerla con i mezzi pubblici dalle citta' vicine, sia da Aix sia da Saintes Marie.

Saintes Marie de la mer: l'ideale per i camper, ci sono 2 campeggi centralissimi e sul mare ma anche aree di sosta attrezzate sul mare, libere o a pagamento (10 euro al giorno).
Qui vale la pena rilassarsi un po' e godersi la natura (in foto): il mare, i fenicoterri, i cavalli e i tori liberi nel parco. La buona cucina soprattutto di pesce e i mercati quotidiani. Non mi e' piaciuta la corrida, molto turistica e un po' deprimente.


Da Cannes a Nizza e dintorni: mare splendido e grande movida notturna, ma per i camperisti non e' il massimo. Niente aree di sosta attrezzate, solo parcheggi in cui sostare abusivamente o campeggi tendenzialmente cari.

martedì 20 agosto 2013

Un giorno

Recensione personale del romanzo di David Nicholls (2011)

E' evidente che sono una persona molto empatica, mi immedesimo profondamente nei pensieri e nelle emozioni di chi mi circonda e ancor piu' mi lascio coinvolgere al cinema, a teatro o nel salotto di casa mia dalla lettura di quello che doveva essere un romanzetto da leggere sotto l'ombrellone (iniziato sotto l'ombrellone e finito in salotto). Mi hanno detto che e' un bel libro - cosi' mi ha assicurato chi me l'ha regalato con tanto di dedica in retrocopertina. Si', sono abbastanza d'accordo e' un bel romanzo ma chi me l'ha regalato non so se l'aveva letto o ancora peggio forse si', l'ha letto e me l'ha regalato proprio per questo. Beh grazie tante! ho passato 2 gg di angoscia e finito per piangere nelle ultime 50 pagine!

Gia'... il problema e' che mi lascio prendere, ma si da' il caso che sia la storia di 2 ragazzi all'universita' che si frequentano (in fondo si amano) da quella volta e che, tra alti e bassi e una vita da eterni ragazzini idealisti, arrivano insieme alla soglia dei 30 anni e quando tutto sembra essere in ordine e' allora che cominciano le ansie. Le delusioni di una vita che non e' come l'avevi immaginata o meglio che non e' come gli altri l'avevano immaginata per te, perche' i genitori si aspettano fiocchi bianchi e poi rosa o azzurri e la societa' ti dice che devi mettere su casa e fare qualcosa nella vita. Dai 30 arrivano presto i 35 - nel libro ma anche nella realta' - e diventa ancora piu' difficile distinguere cosa e' veramente importante per te e cosa devi accettare per far contenti amici e parenti, ma anche tiri mancini del destino e dolori veri. Insomma, fin qui, quasi la storia della mia vita!

Detto cio' per rispetto a chi vorra' leggere il libro non svelo la fine, ma se ho pianto nelle ultime 50 pagine direi che e' evidente che spero vivamente in un lieto fine diverso per la mia storia di vita. Se cosi' non fosse, come spesso ripeto a me stessa e al mondo: io sono felice!