Della serie "quali grandi saggezze si scoprono nell'origliare le chiacchiere in bus", stamattina in autobus sono stata testimone di una dissertazione in friulano a Trieste sui modelli economici di Marx, Keynes e Smith!
Malgrado la mia ignoranza nel dialetto (o lingua) friulana qualcosa ho capito e diceva più o meno così (tradotto in italiano):
"Il libero mercato è un insieme di regole e l'economia è trasparente-suppongo si riferisse al regime di perfetta concorrenza-e se tu fai il lazzarone poi tutti lo sanno e nessuno vorrà più lavorare con te"
"Keynes, invece, riferisce tutto allo Stato, ma è ovvio che in una condizione di globalizzazione come quella odierna diventa difficile riferirsi ad uno Stato perchè la dimensione statale si confonde e non esiste più"
Per essere delle chiacchiere da autobus e per essere in friulano, il chè significa che non è detto io abbia capito bene tutto, devo dire che sono discorsi abbastanza corretti e condivisibili. Il tutto poi si concludeva con un richiamo all'attuale situazione economica nazionale, in vista delle elezioni e nei confronti dell'emergente PD.
Qui confesso che mi sono persa qualche passaggio e non garantisco sulla corretta interpretazione, ma più o meno la conclusione era "i nostri politici sono degli ignoranti acculturati, che è peggio! Non è gente che ha studiato e capito i modelli economici, si ispirano a Marx ma non l'hanno nemmeno letto e si vede che non han capito niente; si son letti qualche bignami di economia o qualche riassunto di libro scientifico e pretendono buttando lì qualche parola di gestire l'economia del Paese".
non ho trovato niente di economico, ma un ripasso di matematica va comunque bene...
Malgrado la mia ignoranza nel dialetto (o lingua) friulana qualcosa ho capito e diceva più o meno così (tradotto in italiano):
"Il libero mercato è un insieme di regole e l'economia è trasparente-suppongo si riferisse al regime di perfetta concorrenza-e se tu fai il lazzarone poi tutti lo sanno e nessuno vorrà più lavorare con te"
"Keynes, invece, riferisce tutto allo Stato, ma è ovvio che in una condizione di globalizzazione come quella odierna diventa difficile riferirsi ad uno Stato perchè la dimensione statale si confonde e non esiste più"
Per essere delle chiacchiere da autobus e per essere in friulano, il chè significa che non è detto io abbia capito bene tutto, devo dire che sono discorsi abbastanza corretti e condivisibili. Il tutto poi si concludeva con un richiamo all'attuale situazione economica nazionale, in vista delle elezioni e nei confronti dell'emergente PD.
Qui confesso che mi sono persa qualche passaggio e non garantisco sulla corretta interpretazione, ma più o meno la conclusione era "i nostri politici sono degli ignoranti acculturati, che è peggio! Non è gente che ha studiato e capito i modelli economici, si ispirano a Marx ma non l'hanno nemmeno letto e si vede che non han capito niente; si son letti qualche bignami di economia o qualche riassunto di libro scientifico e pretendono buttando lì qualche parola di gestire l'economia del Paese".
non ho trovato niente di economico, ma un ripasso di matematica va comunque bene...
6 commenti:
E no àvres mai dìt ne robe compagne...A se sint de dut dal dì de vùoi...
Ma Pordenone ormai non è più Friuli?!!!
Ogni dì si fas une lune, ogni dì s'impare une!
è tutto dire se neanche voi "indigeni" capite il vostro dialetto...:)) una riflessioncina io me la farei..:))baci
ce mut le bighe?
per ferro:
in culo a liotru....hahaha
Ale F. ti perdono perchè vieni da terra lontana, ma non a caso la nostra Regione si chiama Friuli Venezia Giulia e non solo Friuli; io linguisticamente appartengo alla parte Giuliana!
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