martedì 20 maggio 2008

A volte il caso

Intanto volevo aggiornarvi sull'andamento di X-Factor: hanno eliminato Ilaria! Non so quanti si attardino davanti al televisore la sera fino a tardi e soprattutto in compagnia di programmi poco edificanti, io sono tra i pochi quindi vi aggiorno!

Ultimamente non dormo molto e nelle ore di insonnia, oltre a guardare X-Factor, leggo; ieri sera/notte ho finito il mio ultimo libro "Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia. Un bel libro, scritto bene, un po' cinico ma decisamente riflessivo: un po' come me .... Anzi in realtà non sono in grado di formulare un giudizio, non sono oggettiva nel commentare il libro perchè lo associo e lo confronto imprescindibilmente con la mia personale esperienza; in sintesi, si tratta di una serie di riflessioni autobiografiche dell'autore sul suo rapporto con il figlio disabile.
Oibò! Guarda te le coincidenze! Proprio in questi giorni che mi trovo a stretto contatto con il mondo dei ragazzi diversamente abili, mi vado ad imbattere in un libro che tratta proprio di questo; libro scelto in modo assolutamente casuale! L'altra settimana ho finito il mio amico Garcia "l'amore ai tempi del colera" e ho letteralmente pescato a caso dalla biblioteca di casa: il primo libro di una lunga pila, non troppo grosso, per compensare il libro appena concluso, e apparentemente non troppo impegnato.

Concludo con un pensiero, un po' sconnesso, ma che in realtà è il vero senso del post: la vita è piena di coincidenze, fortune e/o sfortune inaspettate, scherzi del destino, etc. Non vorrei arrischiarmi sul labile terreno della retorica, ma mi rassicura un po' questa rete di finte casualità che quando meno te lo aspetti vengono in tuo aiuto e ti danno un po' di sollievo; in fondo credo (o se non altro oggi ci voglio credere) che se ci lasciamo un po' trasportare dalla vita e proviamo ad ascoltare quella vocina che viene da dentro senza angoscie e senza filtri, alla fine tutto si risolve o, se non altro, un po' di sollievo arriva e la tristezza se ne va.

1 commento:

Anonimo ha detto...

concordo, anzi di più, sottoscrivo; c'è sottesa-e inaspettata-una tensione creativa, una forza misteriosa, che stupisce e continua a stupirmi; non fidarsene significa perdere una risorsa; chià