mercoledì 17 dicembre 2008

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Fermiamoci un attimo per favore, qualcuno mi aspetti e mi dica cosa fare o anche solo una banalità: "A Natale siamo tutti più buoni"; "Prima o poi troverai la tua strada, l'importante è godersi il viaggio". Il vuoto, se mi fermo a pensare il vuoto. Non ho più neanche quei pochi pensieri sparsi che a volte mi veniva voglia di scrivere. Solo voglia di una tavola imbandita, la solita che a Natale raccoglie tutta la famiglia, che passano gli anni e sono sempre gli stessi. Quest'anno mi aspettano le foto e il filmino del Matrimonio, tanti auguri, frasi fatte, catene di san'antonio del tipo invia a 100 amici o tanta sfiga ti perseguiterà (che poi ne ho mandati tanti e non mi è arrivato niente...). Pensieri sparsi o piuttosto dispersi. Faccio fatica a raccoglierli ma forse il tempo porterà consiglio. La notte sogno pecore blu e di giorno sogno che tutto va bene così.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

io se mi fermo penso troppo; scrivo, per fortuna, e raccolgo i pensieri ed è come "tenere ferme" le cose più importanti, riuscire a esprimere tutto ciò che altrimenti resta sempre dentro; ed è anche un modo per essere più forte, per resistere a chi (o cosa) ti vuol per forza far cambiare..non so se ci riesco sempre

Marilù ha detto...

Di solito anch'io ho tanti pensieri per la testa da raccogliere e da fermare, ma ultimamente non ho niente in testa...non so se è più bene o più male (certo che gli studi classici ci han fatto male a noi?!)

Anonimo ha detto...

questo è quel che mi dico anch'io a volte..anzi, i periodi in cui penso meno sono di solito i più felici..in ogni caso sì, gli studi classici mi hanno ben incasinato;)