mercoledì 18 novembre 2009

PICASSO E LA DANZA

EUROPA DANSE
Jeunes Danseurs Européennes Direttore artistico Jean Albert Cartier
PROGRAMMA PARADE (1917) PULCINELLA (1920) MERCURE (1924) CUADRO FLAMENCO (1921)
SCENE SIPARI E COSTUMI
Pablo Picasso. MUSICA Erik Satie, Igor Stravinskij, musica tradizionale andalusa. COREOGRAFIE Léonide Massine, Ana Maria Stekelman, Thierry Malandain.

Con la collaborazione della Scuola Superiore di Flamenco del Conservatorio Reale di Madrid per gentile concessione della Picasso Administration

Questo progetto che apre la stagione del balletto, è un omaggio al grande pittore spagnolo e ai Ballets Russes, quel fenomeno interdisciplinare che seppe far convergere le energie e la creatività dei più grandi artisti che operarono nella Parigi dei primissimi anni del secolo scorso: Picasso, Matisse e De Chirico per le scene, Ravel, Stravinskij e Milhaud per le musiche, Nizinskij, Massine, Fokine e Balanchine per le coreografie.

La compagnia Europa Danse, nata nel 1999 sul modello dell’Orchestra Giovanile Europea di Claudio Abbado, ha accolto nell’arco di dieci anni duecen-tocinquanta danzatori tra i sedici e i ventuno anni. L’attuale formazione comprende ventidue elementi, tra cui un’italiana, prove-nienti da dieci paesi europei. Picasso e la danza, che ha debuttato lo scorso ottobre a Parigi, al Théâtre des Champs-Elysées, propone quattro balletti messi in scena dalla celebre compagnia di Diaghilev tra il 1917 e il 1921, quattro capolavori con scene o costumi o sipari a firma di Pablo Picasso. Parade, su soggetto di Jean Cocteau, riproposto nella coreografia originale di Léonide Massine con la supervisione del figlio Lorca, è il primo tentativo di introdurre il cubismo sulla scena, in un soggetto circense, di clown, acrobati e saltimbanchi. Pulcinella nella mente di Diaghilev si ispira alla Commedia dell’Arte, mentre la musica di Stravinskij diventa il manifesto del neoclassicismo. Mercure nella nuova coreografia di Thierry Malandain che ha ricostruito quella originale di Massine, andata perduta. E infine Cuadro flamenco, suite di danze andaluse su musiche tradizionali, archetipo di molti connubi coreografici tra ambito colto e tradizione popolare, che hanno contraddistinto molta produzione del Novecento.
Un programma di altissimo valore storico e culturale.

1 commento:

Marilù ha detto...

Sembra davvero che i quadri prendano vita sul palcoscenico: una visione onirica di tutti gli improbabili personaggi scomposti di Piacasso, i figurini di Matisse che sbucano in cerchio dalle quinte, la continua giostra di colori accostati con una casualità del tutto razionale e la musica, una musica all'unissono con gli artisti tanto da non capire se emenata dagli stessi o vicerversa.