Un famoso slogan recitava (o recita tutt'ora) "asciutti e puliti", ma i tempi sono cambiati e i pediatri oggi ci dicono che l'igienismo estremo non e' necessariamente un vantaggio per la salute dei nostri bimbi. Da mamma aggiungo che sostenibilita' ed economicità sono altri due aspetti importanti che andrebbero tenuti in considerazione quando si sceglie che pannolino usare.
Eh già, perche' quando si diventa genitori ci si trova
a dover fare molte scelte che riguardano i nostri bimbi, a partire
dalle questioni piu’ banali come il pannolino.
Per chi non lo sapesse i pannolini usa
e getta, infatti, non sono l’unica opzione possibile e neanche la
piu’ economica, ne’ tanto meno la piu’ ecologica.
Un’alternativa economica ed ecologia
c’e’: i pannolini lavabili, i numeri lo dimostrano. Unica grande
perplessita’ di solito riguarda la loro comodita’; su questo non
ci sono numeri oggettivi, ma posso portarvi la mia esperienza di
mamma: con la prima figlia avevo troppe remore per provarci, ma col
secondo ho deciso che se non ci provi non lo sai e ho fatto bene, per
questo ora sono qui a raccontarvela.
Dal punto di vista economico il calcolo
e’ facile: considerando un costo medio di 0,20€ a pannolino, in 3
anni di vita si spendono circa 1.500€ di pannolini. Cifra che puo’
anche raddoppiare se optiamo per certe marche di pannolini o
pannolini riciclabili che costano fino a 0,40€ cad.
Di contro i pannolini lavabili sono una
spesa una tantum, ammortizzabile fino a 100/150€ grazie ai
contributi comunali.
Esistono diversi modelli e marche, ma
con un investimento iniziale di 500€ circa ci si assicura un
corredo completo e di buona qualita’. Se poi si vuole risparmiare
ulteriormente, on line si trovano degli ottimi usati.
Per un calcolo completo, al costo dei
pannolini va aggiunta la spesa di detersivi e lavaggi, che in 3 anni
di vita del bambino si stima intorno ai 100€ e non di piu’.
Dal punto di vista ecologico i numeri
sono disarmanti: un bambino in 3 anni produce 1 tonnellata di
pannolini non riciclabili e cioe' 1 tonnellata di rifiuti che vanno a
finire negli inceneritori o nelle discariche, rappresentando circa il
3% dei 32 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno in
Italia.
I pannolini lavabili, invece, durano
per tutto il tempo che serve: per i primi 3 anni di vita del bambino
e anche di piu’, possono essere riutilizzati per sorelle e fratelli
o passati ad altre mamme (o rivenduti). Unica raccomandazione:
seguire le istruzioni di lavaggio.
Con i pannolini lavabili non solo si
risparmia e si aiuta l’ambiente, ma si aiuta anche il bambino dal
punto di vista della salute (zero tossicita', maggior ergonomicita' e
confort) e dell'autonomia nell’approdare al vasino piu’ in fretta
e poi... sono belli! Ecco questo e' l'unico vero rischio, perche' di
solito si parte con un acquisto base tanto per provare e non spendere
troppo, poi ci si appassiona e ci si lascia sedurre da fantasie,
modelli e marche e cosi' parte lo shopping compulsivo.
Gli unici svantaggi che ho riscontrato
a mio avviso riguardano l'utilizzo in trasferta e le lavatrici in
piu'. Se andiamo in vacanza o in trasferta con i bimbi per piu' di
2/3 giorni risulta necessario poter lavare i lavabili e non sempre si
ha o si vuole fare lavatrici fuori casa, problema che io
personalmente ho risolto utilizzando per quelle rare occasioni
pannolini usa e getta ricicabili. Infine, unico possibile svantaggio
percepito, dobbiamo mettere in conto qualche lavatrice in piu' ogni 2
giorni circa il che' puo' essere un peso, piu' o meno rilevante, non
tanto dal punto di vista economico (gia' calcolato sopra) quanto dal
punto di vista organizzativo; i pl si possono lavare anche con altra
biancheria a 40/60' ma ovviamente vanno stesi, fatti asciugare e poi
piegati e riposti al loro posto. Qui sta a voi valutare se e' piu'
importante risparmiare il tempo di una lavatrice in piu' o dare il
nostro contributo a rendere questo mondo un posto migliore per i
nostri figli. Io la mia risposta me la sono data e ci credo
fermamente, unico rimpianto non averlo fatto prima!